Cosa è PrestO
Entriamo più nel dettaglio sulle caratteristiche e il funzionamento di questo strumento:
- L’impresa utilizzatrice, o il professionista, non deve avere più di 10 lavoratori a tempo indeterminato;
- L’impresa non deve appartenere al settore edile e non deve svolgere attività pericolose (come attività nelle cave e nelle miniere);
- L’utilizzatore non deve essere coinvolto nell’esecuzione di appalti di opere o servizi;
- L’utilizzatore non deve aver avuto, con lo stesso lavoratore, da meno di sei mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa;
- Il compenso derivante dalla prestazione del singolo lavoratore in favore del medesimo datore di lavoro non deve superare i 2.500 Euro annui;
- Per ciascun prestatore (lavoratore) con riferimento alla totalità degli utilizzatori (datori di lavoro), i compensi complessivi derivanti dai PrestO non devono superare i 5.000 Euro annui;
- Per ciascun utilizzatore (datore di lavoro), con riferimento alla totalità dei prestatori (lavoratori), i compensi complessivi annui non devono superare i 10.000 Euro. Per alcune categorie di prestatori il limite complessivo annuo viene calcolato sulla base del 75% del suo effettivo importo (titolari di pensione di vecchiaia/invalidità, giovani con meno di 25 anni d’età iscritti ad un ciclo di studi, persone disoccupate, percettori di prestazioni integrative del salario, reddito di inclusione, ovvero di altre prestazioni a sostegno del reddito);
- La singola prestazione non deve superare le 4 ore continuative;
- Il compenso per singola prestazione non deve essere inferiore a 36 Euro (non può essere inferiore a 4 ore lavorative);
- Non bisogna superare il tetto massimo di 280 ore annue (70 pacchetti da 4 ore).
In caso di superamento del limite di 2.500 Euro per prestazioni rese complessivamente da ogni prestatore in favore dello stesso utilizzatore, o comunque del limite di durata della prestazione pari a 280 ore nell’arco dello stesso anno civile, il relativo rapporto si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Inoltre, nel caso di violazioni relative all’obbligo di comunicazione, è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 500 Euro a 2.500 Euro per ogni prestazione lavorativa giornaliera.
Il lavoratore con contratto di prestazione occasionale ha inoltre diritto al riposo giornaliero, alle pause e ai riposi settimanali.
Registrazione e attivazione del contratto
Per attivare una prestazione occasionale, è necessario che committente e lavoratore si registrino, con le loro credenziali, all’interno del portale INPS. Si accede, poi, alla piattaforma telematica dedicata, nella quale il committente dovrà attivare la prestazione inserendo un’apposita comunicazione.
La comunicazione deve essere inviata, attraverso la piattaforma INPS, almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione; è possibile avvalersi anche dell’aiuto di un intermediario.
La comunicazione deve contenere:
- I dati anagrafici e identificativi del prestatore;
- Il luogo di svolgimento della prestazione;
- L’oggetto, la data e l’ora di inizio e di termine della prestazione;
- Il compenso pattuito in misura non inferiore a 36 Euro, per prestazioni di durata non superiore a quattro ore continuative nell’arco della giornata;
- Il codice IBAN del lavoratore.
L’attivazione della prestazione è notificata al prestatore di lavoro direttamente dall’INPS, tramite SMS o posta elettronica. Se la prestazione non viene svolta, il datore di lavoro ha 3 giorni per comunicarlo all’INPS; in caso contrario, l’INPS effettua comunque i pagamenti.
Il Pagamento della Prestazione
Il compenso netto per il lavoratore previsto dai PrestO è pari a 9 Euro l’ora.
Il pagamento viene effettuato dall’INPS entro il 15 del mese successivoa quello in cui è stata svolta l’attività lavorativa. Il pagamento avviene direttamente nel conto corrente indicato dal lavoratore; in mancanza, avviene tramite bonifico domiciliato alle Poste.
Il committente (datore di lavoro) è tenuto a pagare la prestazione utilizzando il modello F24, senza poter compensare eventuali crediti contributivi o fiscali. Non è invece possibile effettuare pagamenti presso le tabaccherie acquistando carnet di buoni, come avveniva con i vecchi voucher.
Conclusioni
Lo strumento della prestazione occasionale, a nostro avviso, può essere d’aiuto alle aziende solo in rari casi in cui c’è veramente l’esigenza di una persona per effettuare un lavoro saltuario (esempio banale: svuotare un deposito).
In caso di attività più impegnative e continuative, esistono altri strumenti ben più adatti a regolamentare il rapporto di lavoro.